Colpo di frusta e disturbi associati

A cura di Silvia Sartore, Dott.ssa in Fisioterapia, Orthopaedic Manipulative Therapist

A causa di un incidente stradale il collo può subire un movimento di flessione seguito da un movimento di iperestensione e rotazione definito colpo di frusta o più tecnicamente “trauma distorsivo cervicale” .

Il colpo di frusta può comportare dei sintomi fisici e psicologici e purtroppo può compromettere le capacità dell’individuo per un periodo di tempo.

In questo articolo presenteremo in forma schematica cosa può accadere e quali sono le scelte più opportune per evitare che i disturbi diventino cronici.

Fase acuta

Subito dopo il trauma se si avverte malessere è opportuno rivolgersi al pronto soccorso sanitario per escludere danni gravi.

I disturbi potrebbero essere descritti in termini di dolore e senso di rigidità localizzato alla colonna vertebrale o anche irradiato verso gli arti e la testa. A seconda della intensità potranno comparire anche:

• Nausea e vertigini
• Ronzii
• Confusione mentale o perdita della capacità di attenzione
• Formicolio
• Ansia o panico.

La descrizione dei propri sintomi permetterà di attuare le migliori azioni sia dal punto di vista sanitario che medico-legale.

Il medico ad esempio non sempre sceglierà di consigliare il collare o il riposo prolungato dall’attività lavorativa. Questa scelta è medica e segue le linee guida sul trattamento efficace degli esiti di colpo di frusta, i quali prevedono di “mettere a riposo” la colonna vertebrale per un periodo adeguato in base ai sintomi. Un riposo troppo breve o eccessivamente lungo può causare disturbi persistenti.

Fase subacuta

Dopo alcuni giorni di riposo, in base alla indicazione medica inizierà la fase fisioterapica e riabilitativa con modi, metodi, tempi ed impegno diverso a seconda dello grado del disturbo.

Il percorso di un paziente affetto da disturbi causati da un colpo di frusta si snoda attraverso dei principi fondamentali:

• Diminuire e progressivamente eliminare il dolore
• Informare il paziente di quale comportamento assumere per favorire la guarigione
• Nel momento adatto incoraggiare il paziente a riprendere un normale stile di vita
• Evitare l’immobilizzazione prolungata che può causare problemi persistenti
• Aumentare progressivamente le capacità di movimento e di carico fisico

Nessun trattamento standard è adatto. Il dialogo con il paziente sull’andamento dei disturbi e la rivalutazione dei progressi fisici, permette di personalizzare il trattamento di volta in volta.

Concretamente il fisioterapista in accordo con il medico può proporre inizialmente delle terapie elettromedicali per diminuire il dolore post-traumatico e favorire la riparazione del danno, come ad esempio il laser, la elettroanalgesia o la tecar.

Successivamente la terapia manuale abbinata ad esercizi e consigli comportamentali sono in assoluto la parte più consistente del recupero delle capacità bio-psico-sociali dell’individuo.

Fase tardiva

Vi sono degli individui che in seguito ad un colpo di frusta avvertono fastidi anche dopo molti mesi o anni dall’incidente.

Ciò può essere dovuto a uno o più dei seguenti fattori:

• Il colpo di frusta è stato di intensità grave e ha causato sintomi permanenti
• Esistevano già dei problemi fisici che si sono aggravati a causa dell’incidente stradale
• La persona non si è curata bene o non ha seguito i consigli in modo corretto
• La persona non è stata curata o consigliata bene.

Per questo motivo quando si subisce un incidente stradale, dopo essersi rivolti al pronto soccorso sanitario, è consigliabile affidarsi a professionisti che abbiano approfondito sia gli aspetti sanitari che quelli tecnici e assicurativi, in modo da assicurarsi di essere seguiti passo passo fino alla completa ripresa delle proprie capacità, minimizzando gli esiti del trauma.

Contatti:

Silvia Sartore, Dott.ssa in Fisioterapia, Orthopaedic Manipulative Therapist, Master in Programmazione Neurolinguistica. Ambulatorio Fisios, Rosà (VI). www.studiofisios.org. Mail: Fisios@email.it