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Ernia del disco: quali sono le conseguenze e come evitarle

Le persone che avvertono dolore temono che in
quel punto possa essere presente un ernia del disco o altra lesione o malattia
da indagare con Risonanza Magnetica.

Il disco intervertebrale forma
un’articolazione tra le ossa presenti nella colonna vertebrale, consentendone
il movimento. Quando il rivestimento esterno del disco si rompe, il nucleo
polposo può fuoriuscire dalla propria sede causando un’erniazione del disco.

Con il passare degli anni oppure
a causa di sforzi ripetuti o posture prolungate, i dischi della colonna
vertebrale possono perdere flessibilità ed elasticità.

La protezione che circonda il
disco diviene fragile e può lacerarsi più facilmente.

Un’ernia del disco quando
fuorisce dal disco può essere innocua, anche se presente, oppure può comprimere
i nervi spinali circostanti, causando un dolore molto forte.

L’ernia discale cervicale
comporta dolore al collo e alla spalla, dolore irradiato al braccio,
intorpidimento e formicolio al braccio o alla mano. Il dolore può essere
diffuso, intenso e difficile da localizzare, oppure acuto, bruciante e
facilmente localizzabile.

E’ stato ampiamente dimostrato
che questi sintomi possono essere presenti anche in assenza di un ernia del
disco, a causa di una infiammazione nella zona della colonna vertebrale.

Inoltre è possibile che il
dolore, il formicolio e l’alterazione della sensibilità si possano risolvere
anche senza intervento chirurgico.

L’intorpidimento, il formicolio e
la debolezza a livello muscolare possono essere sintomi di un problema più
grave, per il quale è necessario un intervento chirurgico. Tuttavia oggi le
persone operate per questo disturbo sono statisticamente pochissime rispetto a
10 anni fa, in quanto la scienza ha verificato che è possibile dare beneficio
al paziente con medicina e fisioterapia anche senza operare.

Questa scelta spetta al medico ortopedico o neurochirurgo,
osservando la risonanza magnetica e i sintomi descritti dal paziente.

La terapia è medica e
fisioterapica (laserterapia, tecarterapia, terapia manuale, rieducazione
motoria).

Quando il dolore è nella zona
alta della colonna vertebrale, la cervico-dorsale, può causare anche mal di
testa, confusione e irritabilità.

E’ importantissimo affidarsi a
personale sanitario che lavorano in modo specialistico con questa patologia
(cioè curano giornalmente un gran numero di pazienti con questi disturbi).

Il fisioterapista non si occupa solo di
trattare la zona dolorosa. Per togliere il dolore è importante cercare
rigidità, tensione, alterazione di controllo motorio in modo più ampio.

Verrà quindi valutata la colonna vertebrale
ampiamente e la libertà di movimento degli arti. Se necessario verrà valutato
anche il movimento della mandibola (dove si trova l’articolazione temporo-mandibolare).

Solo così il disturbo può migliorare in modo
veloce, con terapie efficaci e non localizzate solo nella zona del dolore.

Le persone che hanno un’ernia discale devono
trovare il modo di vivere liberi dal dolore, senza l’uso ricorrente di farmaci
e senza privarsi della possibilità di muoversi in modo veloce ed efficiente.
Ciò è possibile se  togliamo l’attenzione
dall’ernia e poniamo attenzione agli altri fattori della piramide del dolore.

L’ernia può essere di due tipi:

In tutti i casi in cui non è un ernia da
asportare chirurgicamente, è necessario porre l’attenzione su tutti gli aspetti
della piramide del Dolore per calare il dolore e migliorare a lungo termine le
possibilità di movimento.

Cosa accade quando una persona con ernia del
disco non viene guidata in modo corretto da un fisioterapista?

La scienza ha studiato molto questo argomento e
qui di documenterò i risultati.

Una delle più naturali conseguenze di una
persona che soffre di dolore intenso, è quella di temere che qualche movimento
possa causare ancora il suo dolore acuto.

Per questo le persone che nel referto della
risonanza magnetica osservano una descrizione lunga, dove vengono utilizzate
parole che aumentano il livello di ansia del paziente, temono maggiormente di
avere un problema importante e complesso, che può facilmente causare dolore e
sofferenza.

Ne consegue un atteggiamento di protezione e
rigidità della zona. Queste persone smettono di fare attività fisica e riducono
i movimenti.

Purtroppo questo comportamento causa debolezza
della zona e aumenta la possibilità di soffrire ancora di dolore.

La reazione psicologica di protezione della
zona colpita, causando debolezza e rigidità, può portare a una situazione di
disturbo muscolo-articolare persistente.

La scienza invece ha dimostrato che il programma di rieducazione al movimento, al tono muscolare e al carico articolare, procura in questi pazienti, benessere duraturo.

Contattaci per una visita specialistica con la Dottoressa Comisso Marta, medico ortopedico specialista della colonna vertebrale, oppure con la Dottoressa Silvia Sartore, fisioterapista specialista nel dolore persistente della colonna vertebrale.

Chiama il numero 338 2305485

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